Li abbiamo sempre chiamati impropriamente “baffi”, ma il termine scientifico corretto è vibrisse. Stiamo parlando dei peli spessi e rigidi che i gatti (e molti altri mammiferi, dal cane alla foca, passando per i roditori) hanno ai lati del proprio muso, nella zona sopraorbitale e anche dietro le zampe anteriori.
Il materiale di cui sono composte è la cheratina, una proteina filamentosa molto resistente e stabile che ritroviamo anche nei nostri capelli e peli.
A cosa servono le vibrisse
A differenza dei nostri peli però, le vibrisse sono situate in zone fortemente innervate e hanno un notevole legame con il sistema nervoso e in particolare con quello somatosensoriale. Sono infatti specializzate nella percezione tattile e svolgono una funzione cruciale per i movimenti dei nostri amici nell’ambiente, soprattutto di notte. Ad esempio consentono loro di “prendere le misure” prima di avventurarsi in un pertugio o di cogliere informazioni rilevanti sull’esterno, dalla dislocazione degli oggetti alla loro consistenza e temperatura, dagli spostamenti d’aria al tasso di umidità.
Se le vibrisse che si trovano sopra gli occhi servono al gatto per proteggersi, portandolo a chiudere immediatamente gli occhi nel caso in cui vengano a contatto con elementi potenzialmente pericolosi, quelle poste sul retro degli arti anteriori, nella zona carpale, lo aiutano nelle sessioni di caccia nel momento in cui hanno agguantato la preda e devono capire dove sferrare il morso mortale.
I gatti possono muovere le vibrisse anche per indicare il proprio stato d’animo. Se sono protese in avanti o verso l’esterno sono un segno di curiosità e dimostrano la sua voglia di interagire con altri esseri viventi, mentre se sono rivolte verso l’interno possono significare che sta assumendo una posizione difensiva e si sta preparando ad un attacco
Non tagliare le vibrisse del tuo gatto!
Un errore piuttosto comune è quello di presumere che le vibrisse del gatto debbano essere accorciate. Tagliarle, in realtà, sarebbe un grave errore e non farebbe che arrecare danni ai nostri amici, facendoli sentire disorientati e spaventati. Ridurre la lunghezza, infatti, equivarrebbe a rendere meno sensibile il loro tatto ed è assolutamente sconsigliato. Ma se proprio non sei riuscito a resistere a dare una sforbiciata, non allarmarti troppo: ricresceranno in men che non si dica!