La muta del gatto
Il lupo perde il pelo, ma anche il gatto. Ci troviamo in pieno periodo di muta per i felini e chiunque abbia un gatto ha potuto notare che già da qualche settimana i nostri amici a quattro zampe sono alle prese con il cambio di stagione tipico della primavera.
Con l’aumento delle temperature e l’arrivo del bel tempo, i felini si preparano ad affrontare il caldo estivo rifacendosi il manto. La loro pelliccia diventa più leggera e fresca rispetto a quella invernale per permettere una migliore circolazione dell’aria.
Come si può facilmente immaginare, il gatto fa la muta due volte all’anno: in primavera e in autunno. Al contrario di quanto avviene in primavera, infatti, in autunno il gatto anticipa l’arrivo del freddo invernale dotandosi di una pelliccia folta e morbida per isolare il corpo dalle temperature più basse.
Si tratta di uno straordinario meccanismo di adattamento naturale, ma possiamo senz’altro fare qualcosa per rendere più facile questo periodo di cambiamento.
Cosa fare
È opportuno spazzolare frequentemente il manto, almeno per una decina di minuti, in modo da evitare che il gatto ingerisca troppi peli morti nei momenti di pulizia. Se il nostro amico a quattro zampe appartiene a una razza con il pelo particolarmente lungo, allora sarà necessario spazzolarlo almeno una volta al giorno. Ricordate di adoperare una spazzola idonea al tipo di manto.
Anche la spazzolatura più attenta non eviterà a qualche pelo di finire nello stomaco del nostro gatto, rischiando di generare il fenomeno dei boli. È possibile arginare il problema con dell’erba gatta o con delle paste alle maltodestrine.
L’alimentazione del gatto deve necessariamente tener conto delle esigenze nutrizionali di questo specifico periodo. Per offrire al vostro amico la dieta più appropriata, che consideri anche l’età e lo stato di salute del felino, vale sempre la pena rivolgersi a un veterinario.
Non trascurate la pulizia di divani, vestiti e tappeti, che nel periodo di muta ospiteranno più peli del solito. Non c’è da preoccuparsi: niente che non possa essere facilmente risolto da una buona spazzola per tessuti e da un adeguato assortimento di panni elettrostatici. Un’altra pratica è quella di accarezzare il gatto con la mano inumidita, è efficace e gratuita.