La convivenza cane e bambino rappresenta un’importante opportunità di crescita e di arricchimento, non solo per il cane, ma anche per i più piccoli. Il cane è un ottimo compagno di giochi e insegna al bambino a comunicare attraverso il contatto fisico. Vediamo allora alcuni consigli per trasformare il rapporto cane e bambino in un’amicizia speciale.
Cane: come vede il bambino?
Per il cane un bambino può assumere diversi ruoli: essere un cucciolo da proteggere o un intruso che cambia la vita. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, il rapporto cane e bambino si fonda sul gioco e rappresenta un’ottima opportunità di crescita per i più piccoli. L’importante è non considerare mai il cane un baby sitter e fondare la convivenza cane e bambino su alcune regole per evitare incidenti e morsi. Vediamo alcuni consigli utili:
- mai lasciare cani e bambini da soli senza la supervisione di un adulto, dato che il cane può fare del male ai più piccoli anche solo saltando addosso per fare le feste;
- insegnare al bambino a interagire con il cane e a non tirargli la coda e le orecchie
- imparare ad interpretare i segnali del cane: la posizione delle orecchie, la postura possono esprimere diffidenza e fastidio;
- fare attenzione al cane che vede nel bambino un animale da difendere dagli adulti o una preda;
- prima di far incontrare cane e bambino portare il cucciolo dal veterinario per verificare che sia in salute.
I vantaggi della convivenza tra cane e bambini
Tutti i bambini che crescono con un cane imparano a conoscersi e a comunicare con il mondo e capiscono meglio il linguaggio non verbale rispetto ai coetanei. Oltre a questo sviluppano maggiori competenze sociali, imparano a prendersi cura di un altro essere vivente e aumentano empatia, autostima e fiducia in se stessi. Tuttavia, è altrettanto importante non sottovalutare i segnali negativi del cane nei confronti del bambino. Se l’animale non lo accetta ci si può rivolgere a Gruppocvit per una terapia mirata che agisca sul comportamento del cane e possa portare alla corretta relazione con il piccolo di casa.
Pet Therapy: di cosa si tratta
Parlare di cani e bambini significa parlare anche di Pet Therapy, termine coniato nei primi anni ’60 dallo psichiatra americano Boris Levinson e che letteralmente significa “terapia dell’animale da affezione”. Questa pratica sfrutta gli effetti positivi dati dalla vicinanza dell’animale al bambino e si basa sulla relazione tra bambini e cani. Grazie alla Pet Therapy si viene a creare l’attivazione emozionale e l’apertura del bambino a nuove esperienze e nuovi modi di comunicare, ma anche a nuovi interessi. Il punto di forza di questa terapia alternativa è il fatto che l’animale non giudica, non rifiuta e si dona totalmente, senza pregiudizi.
Grazie alla compagnia dell’animale cala il battito cardiaco, ma anche diminuiscono ansie e paure e si realizza la piena espressione delle persone con una particolare attenzione non solo al linguaggio verbale, ma anche a quello non verbale.
Se stai per portare a casa un nuovo cucciolo e ci sono bambini o sei incinta e hai da tempo un cane, contatta Gruppocvit per conoscere tutti i segreti della perfetta convivenza cane e bambino.