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Nella medicina umana il valore salvavita di una trasfusione è ben chiaro a tutti. Ma forse sono in pochi a sapere che anche un cane può donare il sangue e che questo gesto può fare un’enorme differenza per mettere in salvo altri cani che versano in condizioni di necessità. Così come avviene per gli umani, dunque, poter contare su un buon numero di soggetti donatori è fondamentale per offrire maggiori garanzie di salute ai nostri amici a quattro zampe.

 

Allo stesso modo del suo proprietario, per poter compiere fino in fondo il gesto generoso, il cane donatore deve chiaramente rispondere a precisi requisiti di idoneità che assicurano la salvaguardia della sua salute e di quella del ricevente.

I criteri che stabiliscono se un cane può donare sangue

Per definire il protocollo corretto da seguire, il Ministero della Salute ha emanato la “Linea Guida relativa all’esercizio delle attività sanitarie riguardanti la medicina trasfusionale in campo veterinario”, un documento che tiene conto dei principi del codice deontologico e delle buone pratiche veterinarie ponendosi l’obiettivo di promuovere la crescita degli standard qualitativi.

 

In particolare la gestione del sangue e degli emoderivati aveva bisogno di una regolamentazione in grado di decretare i requisiti minimi di carattere igienico-sanitario per i donatori, le strutture, il trasporto e la conservazione del sangue animale ai fini del suo corretto utilizzo per trasfusioni destinate a cani, gatti e cavalli.

 

Le norme generali prevedono che il prelievo venga effettuato da un medico veterinario, che sia valutata l’idoneità alla donazione in base alle condizioni generali di salute dell’animale donatore (oltre a peso, età, profilassi vaccinale), che attraverso esami di laboratorio vengano escluse malattie trasmissibili e che la procedura di donazione non comporti sofferenza, angoscia o danni durevoli agli animali. Per questo vengono stabiliti anche i criteri di esclusione permanente o temporanea dell’animale che si candida alla donazione.

 

Entrando più nello specifico:

  • Il peso corporeo deve essere superiore ai 25 kg
  • L’età deve essere compresa tra i 2 e gli 8 anni
  • I cani devono essere regolarmente vaccinati per cimurro, leptospirosi, epatite, parvovirosi e rabbia
  • Il carattere deve essere docile
  • La quantità da prelevare può essere dell’1,5-2% del volume ematico corporeo, ogni 9 settimane

Modalità ed esclusioni

Di norma, quando si tratta di cani, il sangue per la donazione viene prelevato dalla vena giugulare dopo aver rasato il pelo della zona interessata, con il soggetto in stazione quadrupedale o in decubito laterale. Risultano non idonei al prelievo quei cani affetti da malattie autoimmuni o immunomediate, malattie cardiovascolari o del sistema nervoso centrale, neoplasie o malattie maligne, tendenza anomala all’emorragia e crisi convulsive.

 

Nel caso in cui, invece, il candidato donatore sia o sia stato affetto in modo grave o cronico da malattia gastrointestinale, ematologica, respiratoria o renale non compresa tra quelle appena riportate, il veterinario può avvalersi di una consulenza specialistica prima della definizione del giudizio di idoneità o non idoneità (temporanea o permanente).

 

Ci possono essere motivi, poi, per i quali è necessario rinviare la donazione per proteggere il donatore. In quel caso la decisione spetta al veterinario responsabile della selezione. La gravidanza in atto costituisce motivo di inidoneità temporanea.

 

Rivolgiti al tuo veterinario per avere informazioni più dettagliate e sapere se il tuo cane puo’ aiutare altri amici!