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Può capitare a tutti di imbattersi in un cane che vaga da solo per la strada. Il triste fenomeno dell’abbandono è purtroppo una realtà ancora difficile da debellare, ma in questi casi potrebbe trattarsi anche semplicemente di un cane che si è perso. Magari il nostro trovatello è anche affamato e impaurito, e non sempre è facile avvicinarlo per prestargli le prime cure.

A parte la possibile diffidenza dello stesso cane, infatti, non tutti hanno dimestichezza con gli animali. Piuttosto che andargli incontro, è preferibile attirare la sua attenzione muovendosi lentamente e con un atteggiamento sempre rassicurante. Calma e cautela: è importante che il cane stazioni in un’area sicura evitando che fugga o vada incontro a situazioni di pericolo come ad esempio una strada trafficata.

Cane smarrito: la procedura corretta

Per prima cosa bisogna contattare gli enti preposti e segnalare tempestivamente il ritrovamento del cane. Uno specifico articolo della Polizia Veterinaria (n. 320/1954) prevede che i Vigili Urbani siano obbligati a intervenire. In alternativa è possibile contattare i Carabinieri o la Guardia Forestale. Se ai fini del recupero il cane può venire a trovarsi in una situazione di potenziale pericolo per se stesso o per gli altri, occorre chiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco. Va da sé che se l’animale si trova nei pressi di una linea ferroviaria o in autostrada, sarà preferibile chiedere l’intervento, rispettivamente, della Polizia Ferroviaria o della Polizia Stradale. Ricordate che si tratta di un pubblico servizio e che il mancato intervento può essere pertanto oggetto di denuncia.

Anche le ASL locali possono essere d’aiuto in questi casi, poiché dispongono di un servizio veterinario con reperibilità h24, anche nei giorni festivi. Non dimentichiamo infine l’ENPA e le centinaia di associazioni che tutelano gli animali presenti sul territorio italiano e che offrono ai nostri amici a quattro zampe un rifugio spesso salvifico.

Dal recupero alla visita veterinaria

Qualunque sia l’ente che interverrà nel recupero, esso dovrà farsi carico di accertare la presenza di un microchip identificativo che permetterà di risalire al proprietario. Ciò avviene attraverso le prestazioni di un veterinario che potrà anche offrire all’animale le prime cure di cui ha bisogno.

Attenersi a questa procedura è il modo migliore, oltre che il più corretto, per aiutare davvero il trovatello. Bisogna dunque resistere alla tentazione di adottarlo seduta stante, poiché c’è la concreta possibilità che il cane sia stato temporaneamente smarrito. L’adozione rimane una strada percorribile, ma essa deve avvenire in modo ufficiale e solo dopo tutti gli accertamenti del caso.

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